Da vedere... per sapere, per capire, per cambiare....

EARTHLINGS: TERRESTRI

lunedì 26 ottobre 2009

Earthlings- Terrestri

 Il più bel documentario che io abbia mai visto ! Lo consiglio a tutti....un documentario verità.


lunedì 19 ottobre 2009

A pranzo con i colleghi

Pubblicato da Rodolfo 


Di recente ho avuto modo di pranzare con alcuni miei colleghi in occasione di una festa di pensionamento.
E' la prima volta che mi capita di condividere un pasto con persone onnivore da quando sono diventato vegetariano, ed in questa sede mi è caro riassumere a grandi linee la mia esperienza in tale occasione.
Al momento dell'invito feci specifica richiesta per poter avere un'alternativa ai soliti piatti a base di arrosti e di fritti di pesce che del locale prescelto sono il punto forte.
Inizialmente avevo pensato che per coerenza con la mia scelta etica non avrei dovuto partecipare al banchetto carnivoro, ma così facendo mi sarei auto limitato, perdendo l'occasione per dimostrare quanto sia davvero tenace la mia autodeterminazione in merito.
Tra le persone che frequento ci sono anche i cosiddetti provocatori, ovvero quelli che in continuazione portano il discorso sul vegetarianismo per ridicolizzare la mia scelta; questi sono in realtà il mio punto forte perché mi consentono di entrare subito nel vivo del tema, accendendo molto spesso tanta curiosità negli interlocutori.
Ebbene dopo aver precisato ai gestori del locale che il vegetariano ero io (l'unico tra una ventina di persone) abbiamo cominciato il pranzo ...... prima portata antipasti ...... le prime domande: ma da quando è che sei così? non mi ricordavo questo particolare ..... ed io a precisare che è solo da pochi mesi ..... poi le consuete del tipo ... ma come mai? e cosa mangi? ma non ti fa del male? stai attento alla salute ... le proteine animali non possono essere sostituite con quelle vegetali ..
Arrivano i primi e finalmente mangio qualcosa di decente .... i famosi pansotti alla genovese, ripieni di verdure al sugo di noci .... c'è anche chi non vorrebbe che mangiassi quelli .. mi gridano c'è l'uovo! non puoi! ... ed io no! non sono vegano .... sono vegetariano ...... qui di solito c'è sempre la solita battuta .. è che sono i vegani? meno male che non arrivano i marziani!
Alla seconda portata di spaghetti con frutti di mare le domande incalzano ..... il pesce lo puoi mangiare vero? cosa c'entra la carne con il pesce? non si può essere vegetariani eliminando solo la carne e non il pesce? ma come fai? ... e poi molti sentenziano .... no io non ce la posso fare! mi piace troppo la carne per non parlare del pesce! tutti concordano ovviamente e giù con i loro denti sui cadaveri.
Poi mi hanno addirittura raccontato di un uomo vegetariano, l'unico nella sua famiglia ad avere adottato questo stile alimentare per 8/10 anni, che una sera improvvisamente ha deciso di avere bisogno di carne, ed uscito precipitosamente, si è recato a mangiare del roast-beef, così che da quel momento ha cessato la dieta frugivora allineandosi a quella dei suoi familiari. Quindi la morale è che quando il fisico ha bisogno della carne non c'è niente da fare ... la reclama!
Beh per farla breve:
- il ristorante che fino a sei mesi or sono ritenevo un ottimo locale, ora in un'ottica diametralmente opposta mi pare davvero carente ed impreparato per i vegetariani; c'è ancora molto da fare su questo punto e mi auguro che il recente disegno di legge circa l'obbligo del menù vegetariano nei locali pubblici, possa garantire e tutelare una sempre maggiore fetta di consumatori come quella dichiaratamente vegetariana;
- i colleghi come la maggior parte delle persone non capiscono, non hanno sufficiente maturità o sensibilità per superare i molti luoghi comuni. Alcuni a dir la verità si sentono di precisare che il loro consumo di carne è davvero modesto ... solo una volta alla settimana ..... alcuni con mio stupore pensano che gli affettati non siano da considerare alla stregua della carne ......

Sono certo che nonostante non possa avere la presunzione di cambiare le abitudini delle persone o di sensibilizzarle in così poco tempo, il mio stile di alimentazione non è passato del tutto inosservato, così che alcuni nei giorni successivi mi hanno mostrato il loro interesse su un tema tutto da approfondire.
Posso quindi solo consigliare tutti i vegetariani di perseverare, di non farsi sopraffare dalla timidezza o dalla vergogna, perché un giorno noi pochi saremo le pietre di una grande realtà e potremmo esserne fieri, in quanto potremmo dimostrare di aver avuto ragione di fronte ad una moltitudine un pò troppo insensibile ed anche un pò egoista se vogliamo così definirla.

domenica 18 ottobre 2009

mercoledì 14 ottobre 2009

Il pane con semi di papavero

Pubblicato da Adele

Oggi pubblico la ricetta del pane fatto in casa ai semi di papavero....l'ho sfornato ieri sera ed è buonissimo !



INGREDIENTI

800 g di farina tipo 0 (semola di grano duro)
30 g di lievito di birra fresco
25 g di semi di papavero
3, 5 dl di acqua
10 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di sale grosso
zucchero 2 cucchiaini rasi

PREPARAZIONE

Tostate i semi di papavero in una pentola antiaderente.
Sciogliete il lievito in mezzo bicchiere d'acqua tiepido ed aggiungete lo zucchero. Impastate 80 g di farina con il lievito sciolto. Impastare (almeno 10 minuti) fino a che la pasta risulti omogenea, elastica e liscia (all'occorrenza, se l'impasto risultasse duro, aggiungete ancora un po' di acqua e nel caso contrario, aggiungete invece un po' di farina).
Raccogliete la pasta formando una palla e sistematela sopra il resto della farina, coprendo il tutto con un canovaccio pulito. Lasciate lievitare per almeno 5 ore.
Sciogliete il sale in mezzo bicchiere d'acqua. Lavorate il primo impasto lievitato accorpando lentamente la farina rimasta, l'olio, l'acqua, l'acqua salata ed i semi di papavero tostati. L'azione di impastare deve durare almeno 15 minuti, fin quando la pasta non diventa morbida ed elastica.
Coprite la pasta e lasciarla riposare per 3 ore in un luogo a temperatura costante e lontano da spifferi. Conclusa la levitazione, maneggiare un po' la pasta per sgonfiarla, poi ricavare dall'impasto 12 panini. Pennellate la superfice con un po' d'olio o albume sbattuto.
Cuocete per circa un quarto d'ora nel forno già caldo a circa 230°,  dopodichè abbassate la temperatura del forno a 180° e proseguite la cottura per altri 20 minuti circa.

CONSIGLI
Al posto dei semi di papavero potete utilizzare semi di sesamo, semi di zucca o semi di girasole precedentemente tostati....oppure un pout-pourri di tutti e tre i semi.

Mettete nel forno ad inizio cottura un recipiente di acciaio pieno d'acqua, questo per ricreare un ambiente umido che aiuta il pane a mantenersi morbido e non seccare eccessivamente.

sabato 10 ottobre 2009

IL TEOREMA VEGETARIANO-Risposte in sintesi per falsi problemi



INTRODUZIONE Questo manualetto vuole essere uno strumento di facile lettura per coloro che vogliono conoscere i principi basilari della cultura vegetariana, rimandando il lettore a più approfondite analisi in ordine alle tematiche affrontate di natura salutistica, antropologica, etica, ambientale, spirituale ecc. Un breve e sintetico compendio di risposte alle più consuete domande che generalmente vengono rivolge agli addetti ai lavori per superare visioni anacronistiche, ancorate a pregiudizi e tradizioni inesatte e spesso dannose per il raggiungimento del benessere integrale dell'individuo, mediante la volontà di suscitare negli interessati un sano senso critico dei fatti e capire che senza eliminare le cause e senza il cambiamento di errati stili di vita non è possibile guarire da nessuna malattia. A tale motivo l'AVA nel proseguire l'opera di diffusione del Vegetarismo ed in particolare del Veganismo, sostenuta dal prof. Armando D'Elia sul solco già tracciato da Aldo Capitini, da Ferdinando Delor e dai grandi uomini di spiritualità e di scienza di ogni tempo e paese, vuole dare alle persone interessate gli strumenti per conservare o recuperare la salute fisica, l'equilibrio mentale e la sfera morale, attraverso stili di vita ed abitudini alimentari conformi alla nostra natura di esseri pacifici e fruttariani e favorire lo sviluppo di una coscienza umana più giusta e solidale, una mentalità di pace e di disponibilità verso il prossimo. La dieta alimentare infatti è in grado di condizionare l'individuo sul piano fisico, mentale e spirituale e incidere in modo determinante sulla felicità personale e sul destino collettivo dei popoli. Da una nuova cultura umana, fondata sulla consapevolezza delle possibilità personali di essere artefici della propria condizione fisica, psichica e spirituale e da una nuova sensibilità umana aperta alla condivisione e al rispetto di ogni essere vivente è possibile porre le basi per un mondo libero dalle malattie, dalla violenza e dal dolore.



Mangeresti la carne di un animale morto di morte naturale? Sicuramente no. Eppure mangi quella di una animale ucciso.
Mangeresti il cuore, il fegato, i polmoni o il cervello di un essere umano? Certamente no. Eppure mangi le stesse parti anatomiche di un animale. Perché?

LA CARNE


- è incompatibile con il nostro organismo e con la nostra natura;
- causa malattie e danni alla salute umana;
- non contiene sostanze diverse dal mondo vegetale;
- è un prodotto che contribuisce ad inquinare l'ambiente, a distruggere le foreste, a sperperare risorse economiche ed energetiche, a produrre fame nel Terzo Mondo;
- ostacola lo sviluppo etico e spirituale dell'individuo;
- è economicamente svantaggiosa;
- rende l'essere umano più aggressivo e violento, insensibile al dolore e alla morte anche degli esseri umani;
- abitua l'uomo a giustificare la legge del più forte;
- lo inclina al disprezzo delle diversità e al valore della vita.

Inoltre genera:


1)      stimolazione ed aumento innaturale del battito cardiaco e della temperatura corporale
2)      eccitazione del corpo e successiva depressione
3)      acidificazione del sangue e ossidazione cellulare
4)      invecchiamento e senilità  precoce
5)      leucocitosi digestiva


AFFERMAZIONI COMUNI:  MANGIO LA CARNE PERCHE'...


 "...è necessaria alla mia salute" - Se la carne fosse necessario alla nostra salute come spiegare l'eccellente salute di tutti coloro che non consumano questo prodotto? Per nessun essere umano, in nessuna parte del globo e in nessuna epoca storica la carne è mai stata necessaria alla salute dell'uomo.

mercoledì 7 ottobre 2009

Pubblicato da Adele

Recenti ricerche confermano: Mangiare Carne fa male! Mentre ancora pochi anni fa si credeva che la carne fosse un elemento basilare dell'alimentazione,oggi si pensa il contrario. Sulla base di ricerche recenti effettuate da vari istituti in diversi paesi,un team di medici afferma che il piacere del palato - il consumo di carne - è anche corresponsabile di gran parte delle cosiddette "malattie della civilizzazione", come ad esempio cancro, gotta, osteoporosi, malattie del cuore e del sistema circolatorio, diabete e altro ancora...



Fonte arcoiris.tv

lunedì 5 ottobre 2009

Florence Burgat sulla Giornata Mondiale degli Animali | 04/10/2009

Pubblicato da Adele 

Uno scritto della filosofa francese sul tema della sofferenza animale.
Florence Burgat: "Quando sono gli animali a essere sottoposti a sofferenza, dipende semplicemente da noi porvi fine" 
 
Il 4 ottobre è la 'Giornata Mondiale degli Animali'.
Poiché è il giorno di S.Francesco, il 4 ottobre è stato dichiarato "Giornata Mondiale degli Animali". Un giorno all'anno. Non per ricordarci del modo in cui gli umani hanno trattato gli animali nel corso dei secoli e chiederci come ciò sia stato possibile. No, questo è l'unico giorno dell'anno per parlare di ciò che essi devono sopportare ogni giorno, senza tregua, in ogni parte del mondo e da tempo immemorabile.
Quando cambieranno mai le cose?
Due cose sono cambiate nella storia buia degli animali. La prima cosa è che mai come oggi sono stati uccisi così tanti animali, e mai come oggi ne sono stati sfruttati così tanti. Mai prima d'ora le condizioni degli animali sono state così dure. A miliardi sono imprigionati negli angusti box degli allevamenti, macellati al ritmo dei nastri trasportatoti, uccisi con armi da fuoco, avvelenati o intrappolati, pescati, catturati per la loro pelliccia o la loro natura "esotica", utilizzati nei laboratori, sottomessi e mutilati nei circhi, resi pazzi per l'isolamento negli zoo...
L'urgenza aumenta, perché adesso abbiamo i mezzi scientifici e tecnici per sfruttarli sempre di più: più carne, più latte, più conoscenza "scientifica", più tutto...
Il mondo degli animali è allo stremo. Gli umani stanno per eradicare gli ultimi animali liberi per far posto a quelli di allevamento, per soddisfare i nostri bisogni, anche i più futili. Questa è la situazione.
La seconda cosa è la nascita di un movimento globale organizzato per la protezione e la difesa dei diritti degli animali, che va acquistando sempre più slancio. Un movimento che controlla, informa e investe tutte le energie disponibili per neutralizzare l'indifferenza o l'ignoranza delle persone, che, nella maggior parte dei casi, non hanno idea di ciò in cui sono coinvolte quando acquistano prodotti apparentemente innocui: un pezzo di prosciutto, uno yoghurt, un paio di scarpe, un rossetto.
Quando cambieranno finalmente le cose? Spesso ci lamentiamo della nostra impotenza quando veniamo a conoscenza di ciò che accade agli esseri umani nel mondo: torture, crimini, rapimenti. Ma quando sono gli animali a sopportare queste sofferenze, dipende solo da noi porvi fine: informandoci e astenendoci dall'acquistare prodotti derivanti dallo sfruttamento degli animali. La scelta è nostra, praticamente sempre; un'alternativa è quasi sempre possibile.
Smettiamo di camminare a testa bassa, ciechi e sordi, nonostante il fatto che molte cose rimangono nascoste, così che nessuno le vedrà o sentirà mai.
dott.ssa Florence Burgat, filosofa e Direttore di Ricerca (Inra / Università di Parigi I) 

Fonte Agire Ora 

domenica 4 ottobre 2009

Ma cosa mangi?

 Pubblicato da RODOLFO

Ad oggi sono circa quattro mesi da quando ho variato il mio stile di alimentazione diventando vegetariano. Prima di allora era la regola l'affettato una o più volte la settimana, la cotoletta di carne ed il pesce che pare sia indispensabile per gli omega 3.
Poi d'un tratto più niente.
Per molti è una condizione a dir poco inattuabile ed impossibile da sostenere, vuoi per i tanti luoghi comuni, vuoi per la mancanza di notizie negli usuali canali di informazione, ed anche per la sensazione di vuoto che molti sostengono di provare, nel senso di una totale mancanza di alternative alla tradizionale dieta a base di cibi animali.
Quando si tratta di mangiare fuori con amici la domanda è sempre la stessa .... ma non mangi proprio nulla? neanche il pesce? .... la maggioranza è convinta che il vegetariano abbia deciso di fare ammenda vivendo come un asceta, con bacche e semi, qualche foglia tratta dagli alberi più bassi o dai cespugli e poi frutta in quantità industriale, una scelta a detta di molti paragonabile a quella che san francesco adottò ai suoi tempi quando cambiò vita.
Ebbene, per rimanere nel tema del presente post, volevo solo testimoniare che la mia esperienza, come quella di tutti gli altri vegetariani ha davvero dell'incredibile, nel senso che c'è un mondo parallelo di alimenti che molto spesso è assai più gustoso di quello ormai in voga, in quanto risulta notevolmente più vario e più invitante.
Nel mio caso ne sono un esempio la cotoletta di seitan, per la quale vado matto e che non cambierei più con nessuna fettina alla milanese; per non parlare dell'insalata con i germogli, del tortino di miglio, del tofu alla piastra con curry e peperoni.
Ovviamente grazie a mia moglie, alla quale vanno tutti i meriti (benedetto il cielo quando ha creato il sesso femminile!), posso testimoniare che non ho accusato alcun trauma né ho dovuto subire alcuna privazione, con ciò rendendo la mia scelta etica ancor più appagante.
Di certo è necessario operare i giusti bilanciamenti nei vari cibi e provvedere, quando è il caso con le dovute integrazioni, come per la vitamina b12, ma poi per il resto le regole sono assai facili da seguire e, fatta eccezione per il primo periodo di adattamento, con un pò di abitudine la nuova alimentazione può essere perseguita con estrema naturalezza.
Non solo, dal momento che le critiche dei più riguardano le paventate carenze nutritive, anche nel caso specifico posso testimoniare che le frequenti analisi a cui mi sottopongo periodicamente (sono un donatore di sangue), garantiscono con i loro esiti nella norma, l'assoluta sicurezza per la mia salute della mia nuova alimentazione vegetariana.



Ecco un tipico piatto vegetariano preparatomi da Adele qualche giorno fa:     
                   
Cotoletta di seitan con contorno di Kamut piccante
Frittatina all'erba cipollina
Funghetti grigliati
Insalata mista con germogli e semi vari