Da vedere... per sapere, per capire, per cambiare....

EARTHLINGS: TERRESTRI

lunedì 15 novembre 2010

il Circo

Non tutti i rituali di conquista dell'uomo sulla bestia elaborati dall'agri-cultura mettono in scena lo spettacolo della violenza. Alcuni, infatti, ricorrono a quello dell'umiliazione. I rituali violenti tendono a rafforzare i miti sulla malvagità degli animali e della natura; quelli dell'umiliazione tendono, invece, a rafforzare le credenze relative alla stupidità, all'inferiorità e alla volontà degli animali di essere sottomessi al dominio dell'uomo. Il circo esalta i valori dell'ideologia del dominio riducendo gli animali a livello di giocattoli e pagliacci e, quindi , svalutando la natura a balocco sottoposto al capriccio umano. Addobbati con bardature ed abiti elaborati fortemente condizionati da rigide tecniche d'addestramento, gli animali del circo mettono in scana comportamente smaccattamente misurati e innaturali, ideati per far divertire il pubblico. Ridendo e maeravigliandoci di fronte agli esercizi degli animali circensi, riaffermando il loro ruolo di buffoni, la loro semplicità ed utilità. Le esibizioni forzate degli animali insegnano ai bambini e ricordano agli adulti che l'uomo è il padrone dell'intero mondo vivente.

da Jim Mason - Un Mondo Sbagliato

mercoledì 3 novembre 2010

Una nuova prospettiva


Ed eccomi qui - pensai - un uomo di mezza età che è arrivato a dipendere da un gatto per lenire la propria solitudine. Chi mi vedesse penserebbe che la mia vita è un binario morto, una trasgressione dell'ordine naturale delle cose, un fallimento sociale, e mi suggerirebbe calorosamente di farmi una vita, ovvero di trovarmi un compagno, meglio ancora una compagna, umana. La mia è anche una vita che è meglio fare inconsciamente finta di non vedere: la maggior parte delle persone sembra essere imbevuta in maniera innata di un senso di decoro morale il cui valore verrebbe sminuito dalla visione di un essere umano come loro che tratta un animale con amore e rispetto - e la diminuzione erode l'amor proprio.
La civiltà tuttavia, può sopravvivere solamente sfruttando il mondo naturale. Perché l'economia possa funzionare, occorre che gli animali e le piante - la natura stessa - siano considerati alla stregua di articoli o di beni, e non come cittadini del mondo, perché la cittadinanza implica dei diritti. Privare qualcuno dei suoi diritti significa compiere un'ingiustizia, e l'ingiustizia va negata.
Ma io ero lì, e mi sembrava un posto così naturale in cui essere. La mia trasgressione era consistita soltanto nel trattare un gatto con rispetto, nell'accoglierlo nella mia anima da pari.
Eh già, un crimine piuttosto grave, davvero. E che cosa avevo guadagnato dal peccato che avevo commesso? Ebbene, non ne avevo tratto nient'altro che qualche insegnamento su me stesso e un pugno di lezioni di vita. Decisi di contarle.
Primo, Darwin mi aveva insegnato a rispettare la vita. Mi aveva rivelato che l'essenza del rispetto è l'autolimitazione, e mi aveva mostrato che per rispettare la vita devi amarla. Negli spasimi dell'agonia mi aveva insegnato che tutti gli esseri viventi vogliono continuare a vivere, non importa in quali condizioni, e amando quella piccola creatura ero arrivato ad amare tutte le creature viventi.

da William Jordan - Un gatto di nome Darwin