Da vedere... per sapere, per capire, per cambiare....

EARTHLINGS: TERRESTRI

martedì 14 settembre 2010

La conoscenza e la verità


La conoscenza è una condizione singolare, molti ritengono sia il frutto dell'istruzione scolastica arricchita dalle presunte "teorie" espresse dai mass media e dai suoi "esperti"; in realtà essa è molto più soggettiva ed è condizionata dalle personali esperienze di vita, indifferente quindi dalle suggestioni fornite dai tanti luoghi comuni che hanno il sapore di verità assolute.
Anche se esiste una connessione fortissima tra conoscenza e verità è chiaro che i due termini non possono e non devono essere considerati sinonimi: la conoscenza è un percorso, un viaggio nel sapere; la verità è una meta, una realtà statica e perciò immutabile.
La conoscenza conduce alla libertà.

martedì 11 maggio 2010

E se gli animali facessero a noi quello che noi facciamo loro

Da millenni noi  esseri umani sfruttiamo sistematicamente gli  animali, tormentandoli in ogni  modo, coinvolgendoli in tutte le nostre  losche situazioni belliche, uccidendoli  nei mattatoi, nei boschi, nei  mari, costringendoli a lavorare per noi come  schiavi, e oggi  sperimentando su di loro ogni tecnica chirurgica, ogni  medicinale, ogni  veleno, ogni cosmetico, ogni prodotto chimico,  rubando loro non solo  la libertà, il  loro manto, il loro latte, le loro uova, il loro miele,  ma anche il loro unico  bene, la vita. 

E se per ipotesi  gli animali facessero a noi quello  che noi facciamo a  loro?

Se fin della nostra nascita gli animali  avessero il potere di privare noi  e i nostri bambini della libertà e  della luce del sole e ci allevassero in  gabbie e in capannoni lager per  tutta la nostra vita per poi ucciderci nel modo  più crudele sezionando  ogni parte del nostro corpo e mangiassero i nostri arti,  il nostro  cuore, il nostro fegato, il nostro cervello, i nostri polmoni, i  nostri  intestini, la nostra lingua e scaricassero il nostro sangue nelle fogne   come succede nei mattatoi? Se le donne venissero ingravidate con mezzi   rudimentali e meccanici, come succede per le mucche, per farle  partorire  continuamente e dopo il parto gli animali, ghiotti del latte  delle nostre donne,  sottraessero i bambini alle loro madri, li  richiudessero in gabbie alimentandoli  con un pastoni innaturali e dopo  pochi mesi li uccidessero per mangiare le loro  teneri carni e le donne  disperate e rese folli dal dolore quando non più in  grado di procreare e  produrre latte venissero soppresse per diventare il loro  pasto? E  immaginiamo che tale specie sia talmente stupida e avida della nostra   carne da trascurare gli effetti devastanti sulla loro salute?

E immaginiamo che gli animali usassero  torturarci per mero divertimento;  oppure che usassero sperimentare, su  centinaia di milioni di esseri umani, ogni  loro strumento, ogni loro  veleno, ci aprissero il torace per studiare su di noi  le loro malattie e  prelevassero i nostri organi interni per trapiantarli nei  loro corpi?

E immaginiamo ancora che il loro  divertimento preferito fosse quello di  entrare nel nostro ambiente,  nelle nostre case, ad uccidere noi e i nostri  piccoli, (come succede  con la caccia); immaginiamo che usassero mettersi addosso  la nostra  pelle, ritenuta pregiata a seconda del colore bianca, nera, rossa,   gialla, ci allevassero in condizioni disumane e ci spellassero spesso  ancora  vivi e lasciassero marcire i nostri corpi?

Immaginiamo pure che, come succede per la  pesca, che gli animali  avessero la possibilità di catturare un  gran  numero di umani e che li facessero morire spasimanti, agonizzanti senza   aria o devastati dai loro artigli, come succede con la pesca e con gli   arpioni?

E immaginiamo ancora che fossero gli  animali ad aver reso questo pianeta  invivibile, la causa della  distruzione delle foreste, dell'inquinamento  dell'aria, della terra,  dei mari, dei fiumi, dei laghi e che avessero portato  questo pianeta  sull'orlo della catastrofe ecologica?

E immaginiamo che tale progenie usasse da  sempre massacrare i suoi stessi  simili in assurde battaglie fratricidi.

Ora, se esistesse una simile specie, capace  di una così spietata  freddezza, cieca e sorda al nostro dolore e alle  nostre suppliche, non  saremmo forse concordi nel ritenere  questi  animali dei mostri sanguinari, come la specie più perniciosa del  pianeta?  Non spereremmo forse che il cielo provvedesse a farla sparire  per sempre dalla  faccia della terra?

SII COME  IL FIORE CHE EFFONDE IL SUO PROFUMO
ANCHE   ALLA MANO CHE LO SPEZZA

di Franco Libero Manco

domenica 18 aprile 2010

VEGGIE-PRIDE Siamo animali solidali con gli altri animali.

Il corteo si snoderà per le vie del centro cittadino sabato 15 maggio 2010 nel pomeriggio, contemporaneamente all’analoga manifestazione che avrà luogo in Francia (Lione).
Il concentramento è previsto per le ore 14 in Piazza Missori (Metropolitana 3).

Che cos’è il Veggie Pride
Il Veggie Pride è una manifestazione che riunisce ogni anno in Francia, e dal 2008 anche in Italia, dei veg*ani contro lo sfruttamento animale. ("Veg*ani": abbreviazione per "vegetariani o vegani".) Un corteo ha luogo nelle vie della città sede dell’evento, seguito da un raggruppamento in una piazza dove vengono proposte iniziative quali banchetti di degustazione, d'informazione, vendita di materiale militante, musica, discorsi, ecc.. Questo raduno favorisce anche incontri, scambi, discussioni tra i manifestanti con esperienze ed impegni diversi.

da http://www.promiseland.it/view.php?id=3559


http://www.veggiepride.it/

giovedì 1 aprile 2010

NON PIU' DA SOLI

di Rodolfo

Questa sera con grande meraviglia e compiacimento il telegiornale della RAI ha proposto un menù pasquale alternativo a quello crudele a base di agnello o capretto. Un menù vegetariano che dovrebbe essere a giudizio di chi scrive, e non solo, coerentemente indicato per celebrare una festa di pace e di fraterno amore.
L'agnello di Dio che toglie i peccati del mondo non può essere mangiato.

Pare che i vegetariani siano in Italia circa 7 milioni, un bel numero davvero anche se guardandomi intorno mi sento una mosca bianca. Sarebbe come dire che un italiano su nove non mangia carne e pesce.
Continuo ad aggiornarmi sul tema e giorno dopo giorno mi chiedo come è possibile che ci sia così tanta indifferenza al problema alimentare della carne. Ma non solo ..... quando mi capita (come mi è successo recentemente) di scambiare opinioni con persone rispettabilissime che mi rispondono che il sapore della carne è così irresistibile che non vi rinuncerebbero mai .... e che se gli fosse richiesta una dimostrazione farebbero da sé la macellazione allo sventurato animale. Beh di fronte a taluni soggetti penso che non ci sia proprio niente da fare. D'altra parte la mancanza di sensibilità e di empatia verso chi è più debole ed indifeso, ha già mosso e muove tuttora questa umanità ad azioni inconcepibili.

Tuttavia constatare quante persone sul web condividano diffusamente il rispetto della vita e condannino con veemenza la condotta disumana contro gli animali, mi infonde un senso di calda sicurezza, una speranza che alimenta in me la certezza di un fine neanche troppo lontano.
Vorrei essere più incisivo, vorrei mobilitarmi e trovare il modo per dedicarmi con maggiore impegno alla causa animalista, ma in attesa di svelare la mia strada sono convinto che non sostenere il mercato dell'alimentazione animale sia già un primo passo verso l'obiettivo prefissato.

Non siamo soli, non siamo pochi e abbiamo la ragione dalla nostra parte. Fortunatamente la storia insegna che le grandi cause mosse a favore dei più deboli hanno sempre conseguito grandi successi. Questa volta non sarà facile ma ne vale proprio la pena visto che ci sono in gioco più di 10 miliardi di vite all'anno.