Da vedere... per sapere, per capire, per cambiare....

EARTHLINGS: TERRESTRI

venerdì 15 ottobre 2010

la vita è bella

E' sbagliato che un animale da fattoria viva bene, che la sua esistenza si concluda con una morte indolore e che venga poi usato per nutrire degli esseri umani?
Molte persone risponderebbero che non lo e'. Io invece ritengo che valga la pena di chiedersi, per prima cosa, con che criterio si stabilisce che cosa significhi vivere bene per un animale da fattoria. Naturalmente abbiamo tutti una certa idea di che cosa potrebbe significare.

Tuttavia, a parte i difensori dell'industria, pochi sarebbero pronti a sostenere che una comune mucca da latte conduca una vita felice. Pensiamo a una mucca a cui sono sotratti i vitelli alla nascita, e che poi viene munta intensivamente per alcuni anni. E' mantenuta costantemente gravida per garantire una produzione continua di latte, ma non le viene permesso di tenere il suo vitellino. Alla fine, invecchiata prima del tempo, quando la sua utilita' e' in declino, viene uccisa, ben prima di aver raggiunto il termine naturale della sua esistenza.
Si puo' dire che questa mucca ha condotto una vita felice?.

Se credete che una mucca non ripensi mai al proprio vitello, chiedete a qualsiasi allevatore per quanto tempo un vitellino appena nato e sua madre si chiamano a vicenda. Un allevatore mi ha detto che finche' possono vedersi gridano fino a perdere la voce, senza sosta."

da "Il maiale che cantava alla luna" di Jeffrey Moussaieff Masson

domenica 10 ottobre 2010

Un'idea semplice e profonda



I diritti animali sono un'idea semplice perché, ridotta all'essenza, significa solamente che gli animali hanno il diritto di essere trattati con rispetto.
Simultaneamente, è anche un'idea profonda, perché le implicazioni che ne conseguono sono di grande portata. Ecco, infatti, qualche esempio di come il mondo dovrà cambiare una volta che impareremo a trattare gli animali con rispetto:




Dovremo smettere di allevarli per la loro carne.
Dovremo smettere di ucciderli per la loro pelliccia.
Dovremo smettere di addestrarli per il nostro divertimento.
Dovremo smettere di usarli per la ricerca scientifica.

Ognuno di questi esempi è un'illustrazione del medesimo argomentare morale.
Una volta accertato che gli umani sfruttano gli animali, riconoscere i loro diritti richiede di essere abolizionisti, non riformisti.
Essere gentili con gli animali non è sufficiente.
Evitare di essere crudeli nei loro confronti non è sufficiente.
Sia che sfruttiamo gli animali per mangiare, per vestirci, per divertirci o per conoscere, la richiesta dei diritti animali è quella di avere gabbie vuote e non gabbie più grandi.

da "Gabbie Vuote" di Tom Regan

giovedì 7 ottobre 2010

Coerenza


Gli animali non umani non conoscono altro che la semplicità e la sincerità .... non sanno essere subdoli e disconessi come gli uomini.
Articoli come questo sono un chiaro esempio di incoerenza:

"Il Decreto Legislativo n. 116 del 1992 ....... è la norma che si occupa della sperimentazione dal punto di vista degli animali stessi, mirando a proteggerli quando vengono utilizzati a tali fini scientifici. Infatti un principio etico fondamentale nella sperimentazione animale è che gli animali da esperimento non devono essere sottoposti a maltrattamenti e sofferenze evitabili, oltre naturalmente, a circoscrivere la sperimentazione animale soltanto a quei casi in cui sia realmente indispensabile."

Impariamo ad usare la nostra testa ed il nostro senso critico per non assorbire tutte le falsità che ci vengono gettate addosso.



lunedì 4 ottobre 2010

Tutti gli animali sono uguali


Jeremy Bentham, il fondatore della moderna scuola utilitarista di filosofia morale, incorporò nel suo sistema etico la base essenziale dell'uguaglianza morale con la formula: "Ciascuno deve contare per uno, e nessuno per più di uno". In altre parole, gli interessi di ogni essere coinvolto in un'azione devono essere presi in considerazione e valutati alla stessa stregua degli analoghi interessi di ogni altro essere.

da "Liberazione Animale" di Peter Singer