Da vedere... per sapere, per capire, per cambiare....

EARTHLINGS: TERRESTRI

lunedì 20 dicembre 2010

Influenza intestinale


.. la prossima volta che un amico ha una cosiddetta "influenza" - quella che la gente a volte chiama erroneamente "influenza intestinale -fagli qualche domanda.
Era una di quelle "influenze di un giorno" che se ne vanno in fretta come sono venute: vomito e diarrea e poi tutto a posto? La diagnosi non è proprio così semplice, ma se la risposta alla domanda è sì, è probabile che il tuo amico non abbia avuto affatto un'influenza, ma rientri nei settantasei milioni di casi di malattie di origine alimentare che il

Centers for Disease Control and Prevention

stima ci siano ogni anno negli Stati Uniti. Più che "prendersi qualcosa", il tuo amico ha mangiato qualcosa. E con ogni probabilità, quel qualcosa proveniva dalla filiera industriale della carne.

da "Se Niente Importa" di Jonathan Safran Foer

lunedì 15 novembre 2010

il Circo

Non tutti i rituali di conquista dell'uomo sulla bestia elaborati dall'agri-cultura mettono in scena lo spettacolo della violenza. Alcuni, infatti, ricorrono a quello dell'umiliazione. I rituali violenti tendono a rafforzare i miti sulla malvagità degli animali e della natura; quelli dell'umiliazione tendono, invece, a rafforzare le credenze relative alla stupidità, all'inferiorità e alla volontà degli animali di essere sottomessi al dominio dell'uomo. Il circo esalta i valori dell'ideologia del dominio riducendo gli animali a livello di giocattoli e pagliacci e, quindi , svalutando la natura a balocco sottoposto al capriccio umano. Addobbati con bardature ed abiti elaborati fortemente condizionati da rigide tecniche d'addestramento, gli animali del circo mettono in scana comportamente smaccattamente misurati e innaturali, ideati per far divertire il pubblico. Ridendo e maeravigliandoci di fronte agli esercizi degli animali circensi, riaffermando il loro ruolo di buffoni, la loro semplicità ed utilità. Le esibizioni forzate degli animali insegnano ai bambini e ricordano agli adulti che l'uomo è il padrone dell'intero mondo vivente.

da Jim Mason - Un Mondo Sbagliato

mercoledì 3 novembre 2010

Una nuova prospettiva


Ed eccomi qui - pensai - un uomo di mezza età che è arrivato a dipendere da un gatto per lenire la propria solitudine. Chi mi vedesse penserebbe che la mia vita è un binario morto, una trasgressione dell'ordine naturale delle cose, un fallimento sociale, e mi suggerirebbe calorosamente di farmi una vita, ovvero di trovarmi un compagno, meglio ancora una compagna, umana. La mia è anche una vita che è meglio fare inconsciamente finta di non vedere: la maggior parte delle persone sembra essere imbevuta in maniera innata di un senso di decoro morale il cui valore verrebbe sminuito dalla visione di un essere umano come loro che tratta un animale con amore e rispetto - e la diminuzione erode l'amor proprio.
La civiltà tuttavia, può sopravvivere solamente sfruttando il mondo naturale. Perché l'economia possa funzionare, occorre che gli animali e le piante - la natura stessa - siano considerati alla stregua di articoli o di beni, e non come cittadini del mondo, perché la cittadinanza implica dei diritti. Privare qualcuno dei suoi diritti significa compiere un'ingiustizia, e l'ingiustizia va negata.
Ma io ero lì, e mi sembrava un posto così naturale in cui essere. La mia trasgressione era consistita soltanto nel trattare un gatto con rispetto, nell'accoglierlo nella mia anima da pari.
Eh già, un crimine piuttosto grave, davvero. E che cosa avevo guadagnato dal peccato che avevo commesso? Ebbene, non ne avevo tratto nient'altro che qualche insegnamento su me stesso e un pugno di lezioni di vita. Decisi di contarle.
Primo, Darwin mi aveva insegnato a rispettare la vita. Mi aveva rivelato che l'essenza del rispetto è l'autolimitazione, e mi aveva mostrato che per rispettare la vita devi amarla. Negli spasimi dell'agonia mi aveva insegnato che tutti gli esseri viventi vogliono continuare a vivere, non importa in quali condizioni, e amando quella piccola creatura ero arrivato ad amare tutte le creature viventi.

da William Jordan - Un gatto di nome Darwin

sabato 30 ottobre 2010

L'ideologia del dominio

Pensare alla distruzione atomica è sconcertante, ma essa resta tuttavia solo un pericolo potenziale.
La distruzione del mondo vivente dovuta alle normali attività umane quotidiane è, invece, già in atto. Anche se non viene associata alle morti terribili e ai danni istantanei che sarebbero provocati da una guerra nucleare globale, tali attività stanno comunque uccidendo e distruggendo, seppur lentamente, silenziosamente e insidiosamente.
Stanno uccidendo soprattutto la vita non umana, ma sempre più spesso stanno anche causando la morte degli umani. Ciò sta accadendo semplicemente perché stiamo sommergendo il pianeta sotto i nostri consumi. Stiamo sterminando i non umani e distruggendo i loro habitat nell'inutile tentativo di alimentare e sostenere la vita umana. Stiamo trasformando le praterie, le foreste pluviali e le paludi in deserti sterili. Aumentando sempre più il controllo sulla natura al fine di migliorare l'esistenza umana, per ironia della sorte, stiamo progressivamente impoverendo la qualità della nostra stessa vita.
Lo sfruttamento del mondo vivente è soggetto alla medesima assurdità che abiamo visto all'opera nella lotta per la "sicurezza" ottenuta tramite le armi nucleari: abbiamo combattuto contro la natura per progredire e ci siamo invece trovati invischiati nell'ideologia del dominio con tutte le sue ossessioni e abitudini acquisite.
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Quale sarà la qualità della nostra vita in queste condizioni? Questa domanda è fonte di accese polemiche. Molti pensano che non esista alcun problema poiché sostengono che scienza e tecnologia ci aiuteranno a trovare nutrimento, alloggi e risorse sufficienti per tutti.
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Molte altre persone, però, hanno dei dubbi che la situazione descritta possa continuare in eterno. Il nesso tra crescita demografica, povertà e degrado ambientale è ormai troppo ben documentato per non essere preso in considerazione.

da Jim Mason - Un Mondo Sbagliato